Restauri dell’immobile
Tra il 1990 e il 1992 sono stati attuati radicali lavori di adeguamento strutturale del palazzo, che versava in avanzato stato di degrado statico e manutentivo, con rifacimento e consolidamento totale di tutte le coperture e delle murature, scongiurando il pericolo di crolli che eventi sismici avrebbero potuto causare.
I criteri dell’intervento sono stati eminentemente conservativi, adottando materiali tradizionali secondo il principio del “costruire a regola d’arte”, evitando il cemento armato e limitando l’uso di tecnologie contemporanee invasive, risultate incompatibili con le antiche strutture (Finanziamento Agenzia per la Promozione dello Sviluppo del Mezzogiorno, importo a base d’asta di £. 4.556.280.000, impresa Venturini s.p.a., contratto n. 4834 del 2 maggio 1990, fine lavori, 22 giugno 1992. Progettazione: arch. S. Benedetti, arch. F. Franceschetti, arch. F. Petrucci, ing. R. Staccoli; direzione lavori: arch. F. Petrucci, ing. R. Staccoli).
Nel 1996 è stato eseguito il restauro delle facciate con il vantaggio della presenza dei ponteggi per il precedente fallimento della ditta Venturini s.p.a. L’appalto prevedeva due soli fronti, ma le economie del ribasso hanno consentito il restauro di tutte le facciate, adottando tinte a calce, riprese di intonaci a grassello di calce e locale pozzolana di peperino e riproponendo il “color dell’aria” presente nei documenti del 1740, quando il palazzo venne completato (Fondi comunali, importo lavori di £. 1.045.000.000. Impresa coop. Venturini. Progettazione e direzione lavori ufficio tecnico comunale: arch. F. Petrucci).
Risalgono al 1998-1999 i lavori di ristrutturazione di tutti gli interni, con finanziamenti statali destinati al Grande Giubileo del 2000, che hanno interessato la sistemazione del piano mezzanini e degli altri piani del palazzo, compresa la messa in opera degli impianti elettrici, antincendio, antintrusione, riscaldamento (escluse per motivi conservativi zone museali arredate) e di due ascensori a servizio delle due ali dell’immobile (Fondi Grande Giubileo, importo lavori di £. 3.800.000.000, impresa De Rossi s.p.a. Progettazione e direzione lavori: ing. Filiberto Saltarelli, arch. Alessandra Santi, consulenza arch. F. Petrucci).
Il palazzo, in conseguenza del suo recupero statico e della completa riqualificazione, ha assunto una destinazione polifunzionale, come museo di sé stesso, sede di mostre, convegni, conferenze, concerti e di varie attività culturali, un vero e proprio “tempio della cultura”, come lo definì il sottosegretario del Ministero dei Beni Culturali Vittorio Sgarbi che lo ha inaugurato (2001).
Nel riallestimento degli interni sono stati adottati criteri rigorosamente conservativi, limitando modifiche e spostamenti di opere e arredi al rispetto della stratificazione storica dell’edificio, in sintonia con antichi inventari e fotografie d’epoca.
Sono state conservate le caratteristiche funzionali delle sale, limitandone la musealizzazione alle esigenze di visita e di migliore fruizione, nel rispetto della storia della dimora (progettazione: arch. F. Petrucci).
Tra il 2001 e il 2002 altri lavori hanno riguardato alcuni interni, la sistemazione del piazzale del parco, il restauro del bastione del cortile, l’illuminazione del cortile e del piazzale del parco (Finanziamento Regione Lazio, importo lavori £. 462.739.865. Progettazione e direzione lavori: ing. F. Saltarelli).
Nel biennio 2007-2008 è stato ristrutturato con finanziamento della Regione Lazio l’appartamento accessibile da via del Parco 149, destinato ad ospitare il Campus universitario della Auburn University con annessa foresteria (Joseph S. Bruno Auburn Abroad in Italy. Progettazione direzione lavori: arch. D. Del Bufalo, consulenza arch. F. Petrucci). L’istituzione della sede italiana dell’università americana è stata approvata con decreto del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 26 maggio 2005. Il Campus, inaugurato il 21 aprile 2009, è stato interamente arredato a cura della società Interlinea s.r.l. di M. Antonini con fondi dell’università americana, che da allora corrisponde un canone di locazione per l’utilizzo dell’appartamento.
Ulteriori interventi hanno interessato la ridipintura delle facciate verso piazza di Corte e quella verso Genzano, con finanziamento regionale, eseguiti nel 2009-2010 (progettazione e direzione lavori: arch. O. Renzi).
Tra il 2011 e il 2014 è stato effettuato il consolidamento strutturale dell’Altana e la costruzione di un ascensore di collegamento con il piano mezzanini destro, adibito a mostre temporanee (imprese TMR di Monte San Biagio, 2013-2014, Tecnorestauri srl, 2011-2013. Progettazione e direzione lavori: ing. F. Saltarelli, impresa). L’intervento ha consentito la fruibilità anche della zona più panoramica e suggestiva del palazzo, anch’essa adibita a mostre temporanee, completata tra il 2017 e il 2019 con l’illuminazione e la predisposizione di pannelli espostivi (progettazione: arch. F. Petrucci).
Tra aprile e maggio del 2000 è stato necessario procedere alla completa revisione dell’ascensore, che presentava problemi di funzionamento.
Nell’autunno del 2017 tutti i corpi illuminanti dell’intero palazzo sono stati sostituito con luci al Led di ultima generazione, grazie all’aggiudicazione di un finanziamento regionale, coinvolgendo esclusivamente manodopera interna, allo scopo di ridurre i costi gestionali. Sono state acquistate direttamente dai fornitori lampade e corpi illuminanti al Led, montati da D. Petrucci con l’aiuto del volontario R. Cortecci. Nel 2015, con sponsorizzazione della Marignoli di Montecorona Foundation, erano stati integrati con lampade al led i corpi illuminanti del piano nobile, sempre ad opera di Cortecci e Petrucci.
A seguito di aggiudicazione di finanziamento con bando della Regione Lazio (Direzione Cultura e Politiche Giovanili – Area Valorizzazione Patrimonio Culturale), sono stati installati nel 2020 sulla terrazza di Porta Napoletana pannelli fotovoltaici, che consentiranno una parziale autonomia energetica dell’immobile (progetto di massima: arch. F. Petrucci; progetto esecutivo e direzione lavori: ing. G. Pezzola, impresa Eco Habit s.r.l.).